Il progetto risponde al bisogno di prevenire il randagismo felino, che causa sofferenza agli animali e criticità igienico-sanitarie. Interveniamo con campagne di sterilizzazione, gestione delle colonie feline e sensibilizzazione della cittadinanza, per contenere le nascite incontrollate e promuovere una convivenza equilibrata tra i gatti liberi e le comunità locali in Lazio e Umbria.
Il progetto nasce dalla necessità urgente di intervenire su un gruppo di circa 20 gatti abbandonati e non sterilizzati, presenti in una zona semi-rurale tra Lazio e Umbria, dove non sono attivi servizi continuativi di prevenzione del randagismo felino. Questi animali, non sterilizzati, sono a rischio sia sanitario sia riproduttivo, con il pericolo concreto di un rapido aumento del numero di individui, aggravando il problema del randagismo e le criticità per la comunità locale. L’obiettivo del progetto è sterilizzare tutti i soggetti adulti, offrire cure veterinarie di base (trattamenti antiparassitari, vaccinazioni, test FIV/FeLV) e cercare una sistemazione definitiva tramite adozione per i cuccioli e i gatti socializzabili. I gatti non adottabili verranno reinseriti sul territorio in condizioni sicure, seguiti e monitorati.
L’intervento sarà accompagnato da azioni di sensibilizzazione rivolte ai cittadini della zona, con materiale informativo sul valore della sterilizzazione, sul rispetto delle colonie feline e sul corretto rapporto con gli animali liberi. Il progetto sarà realizzato da volontari esperti, in collaborazione con veterinari di fiducia e nel rispetto delle normative vigenti in materia di tutela animale. Attraverso questo intervento mirato, vogliamo creare un modello replicabile di micro-azione efficace, che dimostri come anche piccoli numeri possano generare un impatto positivo concreto sulla salute pubblica, sul benessere animale e sulla convivenza civile.
Entro la conclusione del progetto, si prevede la sterilizzazione di almeno 20 gatti abbandonati e non sterilizzati, con successiva cura veterinaria. I cuccioli e i gatti socializzabili saranno avviati a adozione responsabile, mentre gli altri saranno reinseriti in sicurezza sul territorio. L’iniziativa contribuirà a ridurre il randagismo, migliorare la salute pubblica.