In un territorio dove la sovrappopolazione di randagi non offre molte possibilità di adozione, il progetto mira a migliorare la qualità della vita dei cani ospitati in canile e a favorirne la adottabilità. Tramite cicli di incontri con educatori cinofili vogliamo conoscere meglio i cani, migliorarne le competenze e ridurre il tempo di permanenza in canile. Così sarà possibile effettuare maggiori interventi sul territorio con riduzione della sovrappopolazione vagante. Rendere il canile dinamico.
Progetto Buddy – Un amico in canile è un progetto olistico.
Inizia con un ciclo di incontri tra i cittadini, i volontari e i cani ospiti in canile, sotto la guida di un educatore cinofilo. Si sviluppa con un percorso di conoscenza e socializzazione. Matura in una amicizia. E per i cani più fortunati diventa una famiglia. E’ un progetto per portare le persone in canile e per portare i cani fuori dai box. E’ un progetto per imparare a conoscere i cani, sotto una guida esperta, per ridurre lo stress, fargli maturare competenze e aiutarli a superare le loro vulnerabilità. I cittadini potranno scegliere di dedicare il loro tempo ad uno o più cani. E fare con loro un percorso insieme ad un educatore cinofilo per conoscerli, aiutarli, favorirne la adottabilità e allo stesso tempo per migliorare le proprie competenze cinofile e per trascorrere del tempo piacevole. Avvicinare le persone del territorio alla realtà del canile aiuta a comprendere davvero quali sono le implicazioni del randagismo, e a prevenirne le cause, imparando a limitare i comportamenti dannosi eppur molto diffusi che sono alla origine del fenomeno, quali le mancate iscrizioni in anagrafe canina; la proliferazione causata dalla mancata sterilizzazione; la scelta di prendere un cane in famiglia fatta alla leggera, senza considerare l’impatto che comporta sulla vita familiare per un periodo di anni. I cani potranno trascorrere maggior tempo fuori dai box, fare passeggiate, essere coinvolti in attività piacevoli, ridurre lo stress. I volontari potranno conoscere meglio i cani in un contesto più stimolante e cercare famiglie adottive in modo maggiormente efficace. In tal modo più cani potranno trovare adozione, limitando il tempo di permanenza in canile. Il canile potrà diventare un luogo di transito e non di permanenza a vita. Il progetto favorisce il dialogo con le istituzioni poiché avere i cani in canile per minor tempo libera risorse per poter effettuare maggiori interventi e ridurre la sovrappopolazione.
Nell’orizzonte temporale di 18 mesi vogliamo coinvolgere nel progetto circa 60 cani e riuscire a trovare casa a 30 cani. Miriamo a organizzare incontri almeno bisettimanali, coinvolgendo due educatori cinofili, i volontari e almeno 10 persone che amano i cani e vogliono capire di più il loro mondo e la vita in canile. La sede del progetto sarà il Canile Oasi Felix di Polla (SA).