Il progetto mira a ridurre il fenomeno del randagismo in Marocco e a contrastare l’indifferenza e la crudeltà nei confronti degli animali. Nel Paese esiste una convenzione (2019) tra Governo, ONSSA e Ordine dei Veterinari per l’implementazione del programma TNR, ma nel 2023 si registravano ancora abbattimenti massicci di cani randagi, basati su timori legati alla diffusione della rabbia e alla carenza di vaccini, piuttosto che su statistiche ufficiali.
Il progetto si sviluppa su 2 assi di intervento:
Asse 1: riduzione del numero di cani e gatti randagi tramite il metodo TNR Trap-Neuter-Return – vaccinazioni, sterilizzazioni e rilascio sul territorio. Saranno curate anche le emergenze veterinarie, con ricovero in rifugio per animali gravemente feriti o disabili. Le campagne di sterilizzazione saranno anche un’occasione per sensibilizzare la comunità locale sulla necessità di contenere il fenomeno del randagismo e sulle modalità possibili per farlo.
Asse 2: potenziamento delle capacità di intervento delle associazioni locali, a partire dal partner locale PAN Marrakech con l’obiettivo di farne un modello replicabile. Il partner locale verrà sensibilizzato alla necessità di fare uscire dall’informalità i lavoratori addetti alla cura e al benessere degli animali.
L’intervento si inserisce in continuità con un progetto in corso -finanziato dall’Unione Buddhista Italiana- che promuove il benessere animale attraverso attività di sensibilizzazione e formazione sulle emozioni degli animali e la prevenzione della crudeltà. Tale progetto è realizzato in partenariato con Coeur Propre, che gestisce un rifugio a 15km da Marrakech.
L’obiettivo è ampliare le attività, realizzando campagne TNR, rafforzando la rete associativa locale attiva nella tutela e cura di cani, gatti e asini randagi.
Attività previste:
Asse 1:
-n.2 campagne di sterilizzazione con il coinvolgimento di autorità locali, comunità e media;
-interventi di sensibilizzazione sull’approccio TNR, sulla difesa degli animali randagi e l’importanza della denuncia di maltrattamenti e abusi.
Asse 2:
-acquisto di materiali per gli animali accolti all’interno del rifugio di PAN Marrakech
-n.2 incontri con associazioni locali che si occupano di benessere animale per condividere buone pratiche e definire strategie comuni (convenzioni, petizioni, accordi, lavoro formale)
Attività trasversali:
-realizzazione di materiali video multilingue da utilizzare nella promozione.
Risultati attesi:
50 femmine sterilizzate con riduzione stimata di 300–750 cuccioli l’anno;
maggiore sensibilizzazione della popolazione (aumento del 10% delle segnalazioni a PAN Marrakech);
miglioramento delle condizioni di cura (pet food ≥50%, almeno 10 medicinali diversi);
creazione di una rete di 3 associazioni locali;
coinvolgimento della popolazione italiana con 2000 contatti informati e raccolta viveri/medicinali per almeno 500 euro.