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Climate Change
L'Unione Europea deve proteggere le foreste, non bruciarle per ricavarne energia
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Preservare la natura ed evitare le peggiori conseguenze del cambiamento climatico richiederà un impegno straordinario per proteggere e ripristinare le foreste naturali. 

Eppure, i leader dell’UE stanno mettendo a repentaglio gli sforzi condivisi nella lotta a favore della conservazione delle nostre foreste e del pianeta. Come? La politica dell’UE sta aumentando il disboscamento delle foreste, e quindi le relative emissioni di gas a effetto serra, promuovendo in modo fuorviante l’incenerimento del legno come se fosse energia rinnovabile a “zero emissioni di carbonio”. 

Il disboscamento e l’incenerimento delle foreste sono dannosi per il clima, per la salute umana e per le piante e gli animali che vivono in queste foreste. Nonostante questo, ogni anno, l’Unione Europea diventa sempre più dipendente dalla combustione del legno per raggiungere gli obiettivi europei in materia di energie rinnovabili, e i consumatori sono costretti a versare annualmente miliardi di euro per sovvenzionare questa falsa soluzione climatica. 

Questi costi sono troppo alti. 

Invitiamo, pertanto, i decisori politici nell’UE e negli Stati Membri dell’UE alle seguenti azioni: 

  • Porre fine ai sussidi e ad altri incentivi per la combustione del legno proveniente dalle foreste, indirizzando questo sostegno decisivo verso l’efficienza energetica e vere fonti energetiche rinnovabili a basse emissioni; 
  • Escludere dal conteggio degli obiettivi di energia rinnovabile l’energia generata dalla combustione di legno proveniente dalle foreste; 
  • Dare priorità alla protezione e al ripristino delle foreste, garantendo che tutte le politiche dell’UE tutelino la nostra salute, il clima e la biodiversità. 

Perché è importante? 

In questo momento, i decisori politici dell’UE stanno prendendo decisioni sulla risposta alla crisi del clima e della biodiversità, come generare energia e come proteggere la natura e la biodiversità. Queste decisioni ci influenzeranno per i decenni a venire. È giunto il momento di far sapere ai funzionari dell’UE che bruciare legna per il combustibile è un disastro per le foreste e per il clima – e non è questo quello che i cittadini intendono per “energia rinnovabile”. 

La scarsità energetica è un grave problema nell’Unione Europea e molte persone fanno affidamento sulla combustione del legno per il riscaldamento. Di conseguenza, questa petizione non richiede di “non bruciare alcun legno per produrre energia”. Tuttavia, i redditizi sussidi alle energie rinnovabili provenienti da biomassa stanno provocando un aumento del disboscamento delle foreste – che sta aumentando le emissioni di CO2 e degradando gli ecosistemi forestali. L’impatto delle emissioni di gas serra è peggiorato perché la combustione del legno sta sottraendo preziosi fondi pubblici, che dovrebbero, invece, essere destinati alle tecnologie che producono energia rinnovabile a emissioni zero come il solare e l’eolico.  

La quantità di legno bruciata per la produzione di elettricità e per il riscaldamento è aumentata notevolmente da quando l’UE ha iniziato a conteggiarla per il raggiungimento degli obiettivi in materia di energie rinnovabili. Attualmente, nell’UE, oltre un terzo dell’energia rinnovabile proviene dalla combustione del legno, in gran parte proveniente direttamente dalle foreste.  

Le foreste dell’UE ne stanno pagando il prezzo. I consulenti scientifici della Commissione Europea hanno recentemente scoperto che le foreste dell’UE stanno diminuendo rapidamente, in parte a causa dell’aumento del disboscamento per la produzione di combustibile. E non sono solo le foreste dell’UE a essere in crisi. L’UE importa una quantità crescente di combustibile da USA, Canada, Russia, Ucraina e persino dal Brasile. Solo nel Nord America, l’industria del pellet di legno brucia milioni di tonnellate di alberi all’anno – per questo motivo le ONG ambientaliste di tutto il mondo sostengono questa petizione.  

Inoltre, l’energia della biomassa non ha un impatto solo sulle foreste e sul clima ma anche sulla salute collettiva. La combustione del legno è una delle principali fonti di inquinamento atmosferico, si stima che uccida oltre 1.000 persone al giorno nell’UE. 

I consumatori e i contribuenti europei stanno pagando per questi danni alle foreste, al clima e alla qualità dell’aria attraverso il pagamento dei sussidi alle energie rinnovabili, che dovrebbero solamente sostenere l’energia “pulita e verde”. Solo nel 2017, i cittadini di 15 Stati membri dell’UE hanno versato oltre 6,5 miliardi di euro destinati a sovvenzionare la combustione del legno destinato alla produzione di energia, e la cifra totale spesa nell’intera Unione Europea è molto più alta.  

Le nostre foreste ci forniscono aria fresca e acqua pulita e aiutano a regolare i cicli di pioggia. Le foreste immagazzinano il carbonio, tutelano le comunità dall’impatto nocivo del cambiamento climatico e sono il rifugio di un numero incalcolabile di specie vegetali e animali. Depredarle per la produzione di combustibile è una falsa soluzione che mette in pericolo tali valori condivisi. 

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